Non c’è verità più vera
della verità rivelata e questa à depositata una volta per tutte nelle sacre
scritture. E’ per questo che in DIVINA
INVASIONE (1980) “la chiesa
cristiano-islamica non permetteva la traduzione della Bibbia in un ologramma con
un codice di colori. Con un po’ di pratica si imparava gradualmente a inclinare
l’asse temporale, l’asse della vera profondità, finché diversi strati
successivi non si trovavano sovrapposti e appariva un messaggio verticale, un
nuovo messaggio. In questo modo, si entrava in comunicazione con la Scrittura,
che diventava viva. Diventava un essere senziente che non era mai lo stesso. La
chiesa cristiano-islamica, naturalmente, voleva Bibbia e Corano bloccati
nell’immobilità per sempre. Se la scrittura le fosse sfuggita, la chiesa
avrebbe visto svanire il suo monopolio.” Ma c’è anche chi aggira
l’immobilità biblica usando il sacro libro come uno strumento di divinazione, “trovò una Bibbia di Gideon, - Potrei
leggere questa – disse lei, sedendosi di nuovo. – Formulerò una domanda e poi
l’aprirò a caso; si può usare la Bibbia in questo modo. Io lo faccio sempre.–“ IN SENSO INVERSO (1965). Un uso certo un po’ spregiudicato, ma la
cosa più sorprendente che ci rivela Dick sulla Bibbia riguarda la sua
creazione. Nel racconto UN AUTORE
IMPORTANTE (1954), ripreso e inserito nel romanzo SVEGLIATEVI DORMIENTI (1963), la Bibbia risulta essere l’invenzione
di un riparatore di lampobolidi. Questi trovo, grazie a un difetto di uno di
questi veicoli, un passaggio verso il passato della Terra e comunicando con gli
abitanti (gli antichi israeliti) con un traduttore universale, produsse le
storie narrate dalla Bibbia. O almeno questa è la leggenda che viene
raccontata.
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