“Lotta
lo interruppe, spaventata. –Sento qualcosa sul tetto.- -Uccelli che corrono-
disse lui. –No, è più forte.- Timbane si mise in ascolto, e anche lui sentì
quel rumore. Piccoli colpi sul tetto; qualcuno o qualcosa che strisciava. –Sono
dei bambini.- -Perché?- chiese Lotta. Poi fissò la finestra. –Stanno guardando
dentro.- Lui si girò di scatto. Vide un faccino schiacciato contro il vetro. -Bambini- disse con voce aspra. –Vengono
utilizzati dalla Biblioteca. Provengono dal Reparto Bambini.- Tirò fuori la
pistola.” Ma è l’agente di polizia Timbane a rimanere ucciso nello
scontro a fuoco con i bambini; ha esitato troppo, si è chiesto: “Posso uccidere un bambino?1 Ma deve comunque tornare nell’utero; gli
rimane poco tempo.” Nel mondo di IN
SENSO INVERSO (1965) le cose vanno alla rovescia e gli esseri umani
subiscono la sindrome di Peter Pan in modo totale regredendo fino a tornare in
un utero disposto ad accoglierli. In MINIBATTAGLIA
racconto del 1952, piccoli soldatini meccanici venduti come giocattoli sono
in realtà esseri intelligenti che si prefiggono di sconfiggere gli esseri umani
servendosi dei bambini. LA SIGNORA DEI
BISCOTTI (racconto 1953) è un racconto in cui l’insidia
proviene da una vecchia signora che offre biscotti a un bambino. Ad ogni
incontro lei ringiovanisce mentre lui deperisce. Al ritorno dall’ultimo
incontro, davanti alla porta di casa, di lui rimane solo un ammasso di erbacce
e straccetti che il vento fa rotolare via. In NUVOLE MARZIANE (racconto 1954), in cui si incontrano quelle spore
aliene che poi compariranno anche nel romanzo “E Jones creò il mondo”, un
bambino dall’animo poco sensibile (non è ancora il tempo di E.T.) davanti alla
comunicazione telepatica del pacifico “cimicione” corre ad avvertire il
poliziotto che provvederà a distruggerlo. Ancora alieni in LA COSA PADRE (racconto 1954), una storia tipo “invasione degli
ultracorpi” ma con i bambini protagonisti e vincitori. La cosa-padre verrà
distrutta. In PROGENIE (racconto
1954) e NANNY (racconto 1955) i
bambini vengono educati dai robot con conseguenze disastrose per i
genitori. E’ del 1975 il racconto PRE-PERSONE
che costò a Dick una lettera di invettive da parte della scrittrice di fantascienza
Joanna Russ per la sua posizione sull’aborto. I bambini fino all’età di
dodici anni possono essere ancora “ritirati” se i genitori non sono soddisfatti
di loro. Ma è in tre romanzi che il ruolo dei bambini gioca la parte più
importante. In NOI MARZIANI (1962)
sarà un bambino autistico a sventare le mire di uno speculatore privo di
scrupoli, facendolo precipitare in un mondo di solitudine, il non-mondo
autistico, che farà da specchio al vuoto mondo dell’affarista, uccidendolo. In CRONACHE DEL DOPOBOMBA (1963) abbiamo
una bambina, Edie, col piccolo fratellino Bill, che vive dento di lei. Saranno
loro a salvare la Terra da Hoppy, un focomelico dotato di poteri straordinari e
terribili. E infine in LA CITTA’
SOSTITUITA (1953) un bambino di nome Peter à nientemeno che il dio Ahriman,
divinità malvagia della religione mazdeista, e la ragazzina Mary è Armaiti, la
figlia di Ormazd, il dio creatore che si oppone a Ahriman. Da questo che è il
primo romanzo di Dick si può, idealmente, arrivare agli ultimi romanzi della
trilogia di Valis. In DIVINA INVASIONE
(1980) il ragazzino Emmanuel, guarendo dalla propria amnesia, scopre che, lui e
la propria compagna di scuola Zina, sono in realtà il maschile e il femminile
della divinità che finalmente può ritrovarsi e congiungersi.
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