Una vasca per pesci “piena d’acqua stagnante e melmosa” immersa in un’acqua stagnante e
melmosa; che poi sia quest’ultima contenuta a sua volta in un’altra vasca di
dimensioni maggiori non è dato sapere, ma potrebbe darsi se ce la si immagina
fuori dai bordi della copertina. La piccola vasca che dall’aspetto potrebbe
somigliare a una lampadina rivolta all’insù e con i filamenti elettrici issati
all’esterno, a mo’ di antennine, è fissata su di una vecchia radio di epoca
incerta. Al suo interno, in quella
specie di brodo primordiale “si potevano
scorgere i piccoli crostacei simili a granchi adagiati sulla fanghiglia del
fondo”. Radio libera Albemuth, romanzo antesignano di Valis, l’entità
artificiale acronimo di Vast Active Living Intelligence Sistem che aprirà la
trilogia ‘teologica’ di Dick contrappone al mistico satellite la ben più misera
anticaglia tecnologica, la radio a transistor. La copertina di Silverini
esaspera il tutto, la pesantezza della futura tecnologia riverbera nello
scenario di un futuro arcaico in cui le forme intelligenti prossime venture,
simili a granchi un po’ bolliti, cercheranno di guardare quel mondo che, fino a
poco tempo prima, ancora credevano fatto a posta per loro.
Venerdì 13 febbraio la copertina di Antonello Silverini: Vulcano 3
Venerdì 13 febbraio la copertina di Antonello Silverini: Vulcano 3
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