venerdì 6 febbraio 2015

Antonello Silverini: Radio libera Albemuth



Una vasca per pesci “piena d’acqua stagnante e melmosa” immersa in un’acqua stagnante e melmosa; che poi sia quest’ultima contenuta a sua volta in un’altra vasca di dimensioni maggiori non è dato sapere, ma potrebbe darsi se ce la si immagina fuori dai bordi della copertina. La piccola vasca che dall’aspetto potrebbe somigliare a una lampadina rivolta all’insù e con i filamenti elettrici issati all’esterno, a mo’ di antennine, è fissata su di una vecchia radio di epoca incerta.  Al suo interno, in quella specie di brodo primordiale “si potevano scorgere i piccoli crostacei simili a granchi adagiati sulla fanghiglia del fondo”. Radio libera Albemuth, romanzo antesignano di Valis, l’entità artificiale acronimo di Vast Active Living Intelligence Sistem che aprirà la trilogia ‘teologica’ di Dick contrappone al mistico satellite la ben più misera anticaglia tecnologica, la radio a transistor. La copertina di Silverini esaspera il tutto, la pesantezza della futura tecnologia riverbera nello scenario di un futuro arcaico in cui le forme intelligenti prossime venture, simili a granchi un po’ bolliti, cercheranno di guardare quel mondo che, fino a poco tempo prima, ancora credevano fatto a posta per loro.

Venerdì 13 febbraio la copertina di Antonello Silverini: Vulcano 3

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