giovedì 23 marzo 2017

Verità


“Papageno: -Figlia mia, cosa dovremmo dire ora?-
Pamina: -La verità. Questo diremo.-“
MA GLI ANDROIDI SOGNANO LE PECORE ELETTRICHE? (1966)

“Tu conoscerai la verità, pensò Adams, e grazie ad essa sarai libero.” LA PENULTIMA VERITA’ (1964) 1 Ma forse nella traduzione italiana si sarebbe potuto anche scrivere: “…grazie ad essa non potrai essere assoggettato, reso schiavo.” Essere libero, nel mondo dickiano, è un’affermazione un po’ troppo forte. La verità è qualcosa in sé  pericolosa, che potrebbe portare a effetti molto simili a quelli di una crisi psicotica: “-Hai avuto un episodio psicotico, stanotte?- -Neanche lontanamente. Ho avuto un momento di verità assoluta.” I GIOCATORI DI TITANO (1963). Ma se è chiaro, almeno per chi frequenta spesso la narrativa dickiana, che la verità assoluta (la realtà ultima che sta dietro tutte le cose) non è accessibile se non, appunto, come allucinazione psicotica o visione mistica, la verità, quella più prosaica, quella sulla condizione umana, non è detto che sia meno pericolosa: “La verità! Che cosa voleva dire? Come per un bambino che si arrampicasse sulle ginocchia di un Babbo natale in un grande magazzino, sapere la verità sarebbe stato come piombare a terra stecchiti. Era questo che volevo?” L’ANDROIDE ABRAMO LINCOLN (1962); “Pensavo che un dottore, come un avvocato o un prete, potesse superare lo shock di vedere la vita così com’è: pensavo che la verità fosse il suo pane quotidiano.” ILLUSIONE DI POTERE (1963); e ancora: “-È strano- disse Juliana. –Non avrei mai pensato che la verità la facesse arrabbiare.- La verità, si disse. Terribile come la morte. Ma più difficile da trovare.” LA SVASTICA SUL SOLE (1961). E anche quando si prova a prendere delle contromisure, a governare le pretese della verità, il risultato non può che essere sconcertante: “-Jones può benissimo dissentire. Può credere a quello che vuole; può credere che la terra è piatta, che Dio è una cipolla, che i bambini nascono nelle buste di plastica. Può avere l’opinione che preferisce; ma quando comincia a spacciarla per Verità Assoluta….- -lo sbattete in prigione- disse Nina rigida. –No- la corresse Cussick. –Tendiamo la mano, diciamo semplicemente: dimostra o stai zitto. Conforta i fatti quello che vai dicendo. Se vuoi dire che gli ebrei sono la radice di tutti i mali – devi provarlo. Lo puoi dire, se riesci a dimostrarlo. Altrimenti, fila ai lavori forzati.-“ E JONES CREO’ IL MONDO (1954). La verità è in effetti una materia difficile da trattare e alle volte è meglio preferirle delle rassicuranti menzogne: “-Ma certo,- Jason provò un moto di simpatia. La verità. Aveva spesso riflettuto, è sopravalutata come virtù. Nella maggioranza dei casi, una bugia comprensiva ottiene risultati migliori ed è più misericordiosa.” SCORRETE LACRIME, DISSE IL POLIZIOTTO (1970). Ma Dick è sempre pronto a ripensarci e in uno dei suoi ultimi romanzi  DIVINA INVASIONE (1980) ribalta nuovamente la questione: “-La grigia verità è meglio del sogno- disse lui. –E anche questa è verità. La verità ultima, definitiva, è che la verità è meglio anche della più pietosa delle menzogne. Non mi fido di questo mondo perché è troppo dolce.”

Nota 1: La precedente traduzione dell’Editrice Nord di Mauro Cesari (per gentile concessione della casa editrice La Tribuna, Piacenza) ha questa diversa versione: “Conoscerai la verità, pensò Adams, e la verità ti renderà schiavo.”  Maurizio Nati ripristina la traduzione corretta di “Yes hall know the truth, Adams thought, and  by this thou shalt enslave.” 

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