venerdì 1 maggio 2015

Antonello Silverini: Mr. Lars sognatore d'armi


Sì è lui, in primo piano, esaltato e tracotante. No, non è mr. Lars quello di cui stiamo parlando; mr. Lars ce lo immaginiamo affatto diverso. E’ l’uomo tipico, il rappresentante medio, più medio di tutti, l’uomo dal vestito grigio Surley G. Febbs, che Carlo Pagetti traduce in “Sorcey (perché ha qualcosa di sorcino, subdolo), O. (come Oronzo), Fosse, un banalissimo anagramma di Fesso.” Entusiasta sostenitore di quel mondo (reso da Silverini con quel colore rosa pallido pallido) in cui gli oggetti di consumo sono resi nella loro verità più drammatica, cioè quella di armi letali per la distruzione del mondo. A cos’altro corrisponde un sistema di valori che esalta lo sperpero e il consumo illimitato se non al desiderio di correre più velocemente possibile incontro alla fine. Penne missili, pecore bombe dalle fatali superpuzze; Sorcey O. Fosse non ci sta più nella pelle dalla gioia per la prospettiva di farla finita in fretta, con gli altri, con tutti quegli altri che noi siamo abituati a chiamare “gente”. Quella stessa gente di cui facciamo parte e di cui inevitabilmente condividiamo il destino. Ridi, ridi fesso Fosse!

Venerdì 8 maggio: Antonello Silverini - I simulacri

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