domenica 12 ottobre 2014

P. K. Dick: Alieni


E JONES CREO’ IL MONDO (1954) I fluttuanti, le spore extraterrestri che piovono sulla terra, sono polline alla ricerca di “uova” da fecondare, emesse da un essere cosmico vegetale.  Alla sistematica distruzione dei fluttuanti da parte della Lega dei Patrioti, l’entità extraterrestre reagisce considerando la terra come un virus ostile e la isola, sigillando l’intero sistema solare e ponendo così fine al sogno terrestre di espansione verso lo spazio esterno. La crociata della lega contro l’invasione si risolve nel precludersi qualsiasi possibilità di evasione. La fortezza diviene prigione.
Dello stesso anno 1954 è la pubblicazione del racconto NUVOLE MARZIANE in cui i fluttuanti sono sciami di inoffensivi ectoplasmi chiamati dai terrestri “cimicioni”, che provengono da Marte in cerca di acqua e che vengono sistematicamente distrutti al loro arrivo al suolo. A nulla vale la comunicazione telepatica tra uno di questi e un bambino, che correrà ad avvertire la polizia. E.T. è ancora molto lontano nel tempo.
Per trovare alieni ostili e conseguenti conflitti tra noi e loro, analizzando tutti i 9 romanzi e 25 racconti in cui questi sono presenti, si ha una rosa di pochi racconti (in cui per altro è poco chiaro di chi sia la responsabilità della guerra) e un unico romanzo in cui gli alieni sono veramente ostili e spietati,
LA CONQUISTA DI GANIMEDE (L’ora dei grandi vermi) (1964-6) scritto in collaborazione con Ray Nelson  in cui i crudeli ganimediani, grandi vermi privi di arti e serviti dai mostricci (residui di altre razze assoggettate e ridotte a loro servomeccanismi) conquistano la terra.
I GIOCATORI DI TITANO (1963) grandi giocatori d’azzardo sono i tolleranti Vug, risultati vincitori nella guerra contro la Terra.
In ILLUSIONE DI POTERE (1963) vige la classica guerra tra la Terra e gli alieni insettoidi Reeg, ma in realtà i veri cattivi sono gli Astariani (extraterrestri umani, nostri cugini per un passato comune) che costringono i terrestri alla guerra contro i Reeg, che sarebbero in definitiva pacifici e più propensi al “vivi e lascia vivere”. Ma di notevole interesse sono anche le amebe mimetiche, creature marziane, capaci di imitare altre forme viventi e che se uccise e sottoposte a un bagno di fissaggio rimangono bloccate nell’ultima forma assunta. Ottimo affare per sagaci businessman terrestri. 
Ma per lo più gli alieni sono entità pacifiche, anche se spesso estremamente potenti.
I frolixiani di NOSTRI AMICI DI FROLIX 8 (1968-9) sono “una massa gelatinosa di poltiglia protoplasmica del peso di novanta tonnellate” e dai poteri immensi, ma che per fortuna amano gli umani.
Il Glimmung di GUARITORE GALATTICO (1967) è una divinità extraterrestre che assolda individui tra le varie specie intelligenti dell’universo, tra cui un terrestre (che fa di mestiere il riparatore di vasi), per una grande impresa collettiva. Alla vista dei soci extraterrestri dell’impresa, Joe Fernwright “guardando quell’enorme varietà di forme di vita, si rese conto che sulla Terra si era cibato di alcune di esse.”
Lord Running Clam di FOLLIA PER 7 CLAN  (1963-4) è l’amico che tutti vorremmo, il ganimediano dotato di caritas “una carità che oggi si potrebbe definire empatia”, che oltre a dissuadere il protagonista dall’idea del suicidio, gli salva addirittura la vita sacrificandosi al suo posto.
NOI MARZIANI (1962) nella colonia marziana sopravvivono, addomesticati o nomadi, i Bleekman, gli ultimi indigeni marziani protetti dalle leggi dell’ONU.
Discorso a parte la spugna avvolgente di Callisto in SCORRETE LACRIME, DISSE IL POLIZIOTTO (1970) vero e proprio essere repellente con tanto di tentacoli velenosi.
Ma ancora buoni sono i Biltong di DIFFIDATE DELLE IMITAZIONI (racconto) (1956) alieni provenienti dal sistema del Centauro che riproducono qualsiasi cosa e aiutano i superstiti umani nell’era del dopobomba a sopravvivere.
E sempre in questa sorta di assistenzialismo extraterrestre in I GIORNI DI PERKY PAT (racconto) (1963) assistiamo alla generosità dei “benefattori” marziani che dalle astronavi lanciano verso il suolo terrestre, distrutto dalla guerra nucleare, contenitori di cibi e materie prime per i sopravvissuti.
E poi una miscellanea di racconti con alieni strani, più divertenti che inquietanti, come il Wub, specie di grosso maiale telepatico, ORA TOCCA AL WUB (1952) che gioca un brutto scherzo a chi se lo vuole mangiare. Gli Yucconae, del sistema di Proxima Centauri, capaci, per difendersi dai terrestri di costruire un campo minato spaziale di mine viventi in LA MENTE DELL’ASTRONAVE (1953). Gli enigmatici Pifferai di un asteroide di Giove,
I PIFFERAI (1953) capaci di far regredire i terrestri a una sorta di stato di natura. Quando, come in INVASIONE OCULARE (1953), gli alieni hanno facoltà terribili come quella di poter rendere autonome tra loro parti anatomiche dei corpi dei terrestri, il tutto risulta poi, per fortuna, solo il prodotto di una momentanea paranoia. Nemici veri sono invece gli invasori di Alpha centauri in IMPOSTORE (1953) che riescono a infiltrare oltre le difese terrestri un cyborg esplosivo che quando si rende conto di essere tale innesca l’esplosione. In PIRATI COSMICI (1953) invece la buona riuscita di una spedizione contro una razza di aracnidi del sistema di Sirio fa si che il bottino una volta trasportato sulla Terra si riveli essere semplicemente delle uova degli alieni, con conseguente nascita degli stessi sul suolo terrestre. L’impero di Proxima Centauri L’UOMO VARIABILE (1953) impedisce ai terrestri di espandersi e li costringe a un’immane sforzo bellico per costruire una superbomba capace di farli vincere, e per far ciò sarà decisivo l’apporto di un uomo non assoggettato alla logica delle macchine, un creativo. In  TONY E I COLEOTTERI (1953) ancora una razza aliena di tipo insettoide in un pianeta del sistema di Betelgeuse, si vede il triste destino dei coloni terrestri che da dominatori iniziano a diventare dominati. Un dio alieno UN REGALO PER PAT (1954) a cui forse il Mogwai del film di Joe Dante “Gremlins” sembrerebbe quasi ispirato, è capace di trasformare in un rospo chi ha avuto l’imprudenza di sfotterlo. Una flottiglia sconosciuta impaurisce i terrestri in PRESIDENTE DI RISERVA (1963) ma sono tuttalpiù un semplice espediente narrativo per costruire una storia intorno alla lotta di potere per il governo della Terra. PULCE D’ACQUA (1964) vede addirittura lo scrittore di fantascienza Paul Anderson, rapito e trasportato nel futuro, incontrare un abitante di Callisto, una massa gelatinosa. OH, ESSERE UN BLOBEL  (1964) i Blobel “rappresentano un’evoluzione dell’ameba unicellulare primordiale; erano piuttosto grossi e possedevano un sistema nervoso altamente organizzato, ma erano sempre amebe. Avevano gli pseudopodi, si riproducevano per scissione binaria.” Che ne sarà mai di un veterano della guerra contro questi esseri, una volta finita la guerra, dopo che aveva dovuto trasformarsi in un Blobel per poterli spiare? BACCO, TABACCO E… FNOOLS (1964) vede gli alieni travestiti da piccoli commercianti immobiliari che vogliono conquistare la Terra, ma per fortuna sono alti solo 60 centimetri e pertanto facilmente identificabili. Un invasione extraterrestre di tipo molto particolare è quella in GIOCATE E VINCETE (1964) con grosse astronavi aliene con la scritta “Compagnia dei divertimenti”. IL GATTO (1964) vede i terrestri vincitori sui Proxiani, ma è solo un inganno, sono in realtà quest’ultimi ad aver vinto e condizionato i terrestri a credere il contrario. In ORFEO DAI PIEDI D’ARGILLA (1964) si combattono le “Cose” nella regione di Proxima. MEMORIA TOTALE (1966) vede gli alieni fare un patto di non invasione con un ragazzino di 9 anni a cui poi hanno cancellato la memoria del fatto. Ma da adulto dei ricordi affiorano… PARTITA DI RITORNO (1967) extraterrestri biscazzieri impiantano illegalmente case da gioco sulla Terra. LEGATURA IN PELLE (1968) la preziosa pelle del Wub, un animale marziano specie di incrocio tra un maiale e una mucca, viene usata per rilegare dei libri. Ma la pelle è ancora viva e trasforma il contenuto dei libri. IL CASO RAUTAVAARA (1980) considera l’esistenza di esseri extraterrestri (Proxiani) pensanti ma privi di corpo. “E’ che voi Approssimazioni non capite le forme di vita somatiche” li apostrofano sprezzantemente i terrestri. LA MENTE ALIENA (1981) gli abitanti di Meknos III giocano uno scherzo crudele al terrestre insensibile alla “sicurezza di qualunque forma di vita” come invece lo erano gli Meknosiani. E per concludere, in fondo, come non amare gli alieni anche quando prendono il posto dei nostri cari e non comprendere quella moglie che, conscia dell’entità estranea che ha preso possesso del corpo del marito, non lo denuncia, dopo che questi invece delle solite frasi acide e cattive, le dice: “Tutto quello che vuoi. Purché possa farti felice”. UMANO E’ (racconto) (1955). 

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