E JONES CREO’ IL MONDO (1954) I fluttuanti, le spore
extraterrestri che piovono sulla terra, sono polline alla ricerca di “uova” da
fecondare, emesse da un essere cosmico vegetale. Alla sistematica distruzione dei fluttuanti
da parte della Lega dei Patrioti, l’entità extraterrestre reagisce considerando
la terra come un virus ostile e la isola, sigillando l’intero sistema solare e
ponendo così fine al sogno terrestre di espansione verso lo spazio esterno. La
crociata della lega contro l’invasione si risolve nel precludersi qualsiasi
possibilità di evasione. La fortezza diviene prigione.
Dello stesso
anno 1954 è la pubblicazione del racconto NUVOLE
MARZIANE in cui i fluttuanti sono sciami di inoffensivi ectoplasmi chiamati
dai terrestri “cimicioni”, che provengono da Marte in cerca di acqua e che
vengono sistematicamente distrutti al loro arrivo al suolo. A nulla vale la
comunicazione telepatica tra uno di questi e un bambino, che correrà ad
avvertire la polizia.
E.T. è ancora molto lontano nel tempo.
Per trovare
alieni ostili e conseguenti conflitti tra noi e loro, analizzando tutti i 9
romanzi e 25 racconti in cui questi sono presenti, si ha una rosa di pochi
racconti (in cui per altro è poco chiaro di chi sia la responsabilità della
guerra) e un unico romanzo in cui gli alieni sono veramente ostili e spietati,
LA CONQUISTA DI GANIMEDE (L’ora dei grandi vermi) (1964-6)
scritto in collaborazione con Ray Nelson
in cui i crudeli ganimediani, grandi vermi privi di arti e serviti dai
mostricci (residui di altre razze assoggettate e ridotte a loro
servomeccanismi) conquistano la terra.
I GIOCATORI DI TITANO (1963) grandi giocatori d’azzardo
sono i tolleranti Vug, risultati vincitori nella guerra contro la Terra.
In ILLUSIONE DI POTERE (1963) vige la
classica guerra tra la Terra e gli alieni insettoidi Reeg, ma in realtà i veri
cattivi sono gli Astariani (extraterrestri umani, nostri cugini per un passato
comune) che costringono i terrestri alla guerra contro i Reeg, che sarebbero in
definitiva pacifici e più propensi al “vivi e lascia vivere”. Ma di notevole
interesse sono anche le amebe mimetiche, creature marziane, capaci di imitare
altre forme viventi e che se uccise e sottoposte a un bagno di fissaggio
rimangono bloccate nell’ultima forma assunta. Ottimo affare per sagaci
businessman terrestri.
Ma per lo
più gli alieni sono entità pacifiche, anche se spesso estremamente potenti.
I frolixiani
di NOSTRI AMICI DI FROLIX 8 (1968-9)
sono “una massa gelatinosa di poltiglia
protoplasmica del peso di novanta tonnellate” e dai poteri immensi, ma che
per fortuna amano gli umani.
Il Glimmung
di GUARITORE GALATTICO (1967) è una
divinità extraterrestre che assolda individui tra le varie specie intelligenti
dell’universo, tra cui un terrestre (che fa di mestiere il riparatore di vasi),
per una grande impresa collettiva. Alla vista dei soci extraterrestri
dell’impresa, Joe Fernwright “guardando
quell’enorme varietà di forme di vita, si rese conto che sulla Terra si era
cibato di alcune di esse.”
Lord Running
Clam di FOLLIA PER 7 CLAN (1963-4) è l’amico che tutti vorremmo, il
ganimediano dotato di caritas “una carità
che oggi si potrebbe definire empatia”, che oltre a dissuadere il
protagonista dall’idea del suicidio, gli salva addirittura la vita
sacrificandosi al suo posto.
NOI MARZIANI (1962) nella colonia marziana sopravvivono,
addomesticati o nomadi, i Bleekman, gli ultimi indigeni marziani protetti dalle
leggi dell’ONU.
Discorso a
parte la spugna avvolgente di Callisto in SCORRETE
LACRIME, DISSE IL POLIZIOTTO (1970) vero e proprio essere repellente con
tanto di tentacoli velenosi.
Ma ancora
buoni sono i Biltong di DIFFIDATE DELLE
IMITAZIONI (racconto) (1956) alieni provenienti dal sistema del Centauro
che riproducono qualsiasi cosa e aiutano i superstiti umani nell’era del
dopobomba a sopravvivere.
E sempre in
questa sorta di assistenzialismo extraterrestre in I GIORNI DI PERKY PAT (racconto) (1963) assistiamo alla generosità
dei “benefattori” marziani che dalle astronavi lanciano verso il suolo
terrestre, distrutto dalla guerra nucleare, contenitori di cibi e materie prime
per i sopravvissuti.
E poi una
miscellanea di racconti con alieni strani, più divertenti che inquietanti, come
il Wub, specie di grosso maiale telepatico, ORA TOCCA AL WUB (1952) che gioca un brutto scherzo a chi se lo
vuole mangiare. Gli Yucconae, del sistema di Proxima Centauri, capaci, per
difendersi dai terrestri di costruire un campo minato spaziale di mine viventi
in LA MENTE DELL’ASTRONAVE (1953).
Gli enigmatici Pifferai di un asteroide di Giove,
I PIFFERAI (1953) capaci di far regredire i terrestri a una sorta
di stato di natura. Quando, come in INVASIONE
OCULARE (1953), gli alieni hanno facoltà terribili come quella di poter
rendere autonome tra loro parti anatomiche dei corpi dei terrestri, il tutto
risulta poi, per fortuna, solo il prodotto di una momentanea paranoia. Nemici
veri sono invece gli invasori di Alpha centauri in IMPOSTORE (1953) che riescono a infiltrare oltre le difese
terrestri un cyborg esplosivo che quando si rende conto di essere tale innesca
l’esplosione. In PIRATI COSMICI (1953)
invece la buona riuscita di una spedizione contro una razza di aracnidi del
sistema di Sirio fa si che il bottino una volta trasportato sulla Terra si
riveli essere semplicemente delle uova degli alieni, con conseguente nascita
degli stessi sul suolo terrestre. L’impero di Proxima Centauri L’UOMO VARIABILE (1953) impedisce ai
terrestri di espandersi e li costringe a un’immane sforzo bellico per costruire
una superbomba capace di farli vincere, e per far ciò sarà decisivo l’apporto
di un uomo non assoggettato alla logica delle macchine, un creativo. In TONY E
I COLEOTTERI (1953) ancora una razza aliena di tipo insettoide in un
pianeta del sistema di Betelgeuse, si vede il triste destino dei coloni terrestri
che da dominatori iniziano a diventare dominati. Un dio alieno UN REGALO PER PAT (1954) a cui forse il
Mogwai del film di Joe Dante “Gremlins” sembrerebbe quasi ispirato, è capace di
trasformare in un rospo chi ha avuto l’imprudenza di sfotterlo. Una flottiglia
sconosciuta impaurisce i terrestri in PRESIDENTE
DI RISERVA (1963) ma sono tuttalpiù un semplice espediente narrativo per
costruire una storia intorno alla lotta di potere per il governo della Terra. PULCE D’ACQUA (1964) vede addirittura lo scrittore di
fantascienza Paul Anderson, rapito e trasportato nel futuro, incontrare un
abitante di Callisto, una massa gelatinosa. OH, ESSERE UN BLOBEL (1964)
i Blobel “rappresentano un’evoluzione
dell’ameba unicellulare primordiale; erano piuttosto grossi e possedevano un sistema nervoso altamente organizzato, ma erano
sempre amebe. Avevano gli pseudopodi, si
riproducevano per scissione binaria.” Che ne sarà mai di un veterano della
guerra contro questi esseri, una volta finita la guerra, dopo che aveva dovuto
trasformarsi in un Blobel per poterli spiare? BACCO, TABACCO E… FNOOLS (1964) vede gli alieni travestiti da piccoli
commercianti immobiliari che vogliono conquistare la Terra, ma per fortuna sono
alti solo 60 centimetri e pertanto facilmente identificabili. Un invasione
extraterrestre di tipo molto particolare è quella in GIOCATE E VINCETE (1964) con grosse astronavi aliene con la scritta
“Compagnia dei divertimenti”. IL GATTO (1964) vede i terrestri
vincitori sui Proxiani, ma è solo un inganno, sono in realtà quest’ultimi ad
aver vinto e condizionato i terrestri a credere il contrario. In ORFEO DAI PIEDI D’ARGILLA (1964) si
combattono le “Cose” nella regione di
Proxima. MEMORIA TOTALE (1966) vede
gli alieni fare un patto di non invasione con un ragazzino di 9 anni a cui poi
hanno cancellato la memoria del fatto. Ma da adulto dei ricordi affiorano… PARTITA DI RITORNO (1967)
extraterrestri biscazzieri impiantano illegalmente case da gioco sulla Terra. LEGATURA IN PELLE (1968) la preziosa
pelle del Wub, un animale marziano specie di incrocio tra un maiale e una
mucca, viene usata per rilegare dei libri. Ma la pelle è ancora viva e
trasforma il contenuto dei libri. IL
CASO RAUTAVAARA (1980) considera l’esistenza di esseri extraterrestri
(Proxiani) pensanti ma privi di corpo. “E’
che voi Approssimazioni non capite le forme di vita somatiche” li
apostrofano sprezzantemente i terrestri. LA
MENTE ALIENA (1981) gli abitanti di Meknos III giocano uno scherzo crudele
al terrestre insensibile alla “sicurezza
di qualunque forma di vita” come invece lo erano gli Meknosiani. E per
concludere, in fondo, come non amare gli alieni anche quando prendono il posto
dei nostri cari e non comprendere quella moglie che, conscia dell’entità
estranea che ha preso possesso del corpo del marito, non lo denuncia, dopo che
questi invece delle solite frasi acide e cattive, le dice: “Tutto quello che vuoi. Purché possa farti felice”. UMANO E’ (racconto) (1955).
Nessun commento:
Posta un commento