È forse la compassione la
cosa più ambita dall’essere umano? In LA
TRASMIGRAZIONE DI TIMOTHY ARCHER (1981) il vescovo Timothy Archer si
rincarna nel giovane schizofrenico Bill. Il vescovo, racconta Bill “cercava la sapienza. La sacra sapienza di
Dio, la Hàgia Sophìa, come la chiama lui. La ritiene identica all’anokhi, la
pura autocoscienza di Dio. Poi quando è arrivato là e la Presenza è entrata in
lui, si è reso conto che non voleva sapienza, ma compassione. Aveva già la
sapienza, ma non era stata di alcun aiuto né a lui né a nessun altro.” Solo
la compassione può evitare all’uomo la visione della realtà, la realtà della
creazione “un’illusione orrenda da
disprezzare” DIVINA INVASIONE (1980).
Strana cosa la compassione in Dick, sembra quasi possa provenire solo da esseri
non umani. I vari Palmer Eldritch duplicati nei corpi di uomini e donne provano
compassione per Barney mayerson, il protagonista di LE TRE STIMMATE DI PALMER ELDRITCH (1964) nonostante lo vedessero come un fantasma “non veste più un corpo terreno,
corruttibile… ha indossato un corpo celeste. Le piace Mayerson? –Il tono era
ironico, ma sui loro volti si vedeva la compassione; si vedeva in quegli occhi
meccanici, che non erano altro che fessure.” E in MA GLI ANDROIDI SOGNANO LE PECORE ELETTRICHE? (1966) l’unico a
provare un senso di vera compassione per il cervello di gallina Isidore è
proprio un androide “Pris, non chiamarlo
così- la rimproverò Irmgard; lanciò a Isidore un’occhiata piena di compassione.
–Pensa a come potrebbe chiamare te.-“
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