venerdì 24 giugno 2016

Entropia


“Nessuna struttura, nemmeno una artificiale, gradisce il processo entropico. È il destino ultimo e ogni cosa vi si oppone.” Sono le parole molto sagge del robot Willis in GUARITORE GALATTICO (1967) alle quali il riparatore di vasi Joe Fernwright ribatterà: “e il Glimmung si aspetta di arrestare questo processo? Se è il destino ultimo di tutto, allora il Glimmung non può fermarlo. Glimmung è condannato in partenza. Fallirà, e il processo andrà avanti.” E ancora Willis: "Laggiù, sott’acqua (…) il processo di disgregazione è l’unica forza in atto. Ma qui sulla terraferma, una volta recuperata la cattedrale, ci saranno altre forze che non opereranno in senso disgregativo; forze di riparazione, di rinnovamento. Forze che costruiranno, ricomporranno, creeranno forme, e nel suo caso, Mr. Fernwright, restaureranno. È per questo che lei è così necessario. È lei, insieme a tutti gli altri, che col suo lavoro, con le sue capacità, potrà prevenire il processo disgregativo. Capisce, Mr. Fernwright?” Il tema entropico o il “distruttore formale” è presente in tutta l’opera dickiana; ne costituisce uno dei cardini principali e sarebbe lungo e un po’ inutile farne una panoramica esaustiva. Riportiamo qui una descrizione da LABIRINTO DI MORTE (1968) “Altre stelle si spensero. Tallchief vedeva la forza dell’entropia, i poteri del Distruttore Formale, ridurre le stelle a semplici bagliori agonizzanti e poi annegarle in un silenzio come di sabbia. Un manto di energia  termica gravava uniformemente sul mondo, su quello strano e minuscolo mondo che non gli offriva ne amori ne scopi. Sto morendo, comprese. L’universo. Il manto di calore si stemperò fino a diventare una sottilissima barriera, niente di più; il cielo brillò stancamente e poi cominciò a tremolare. Anche l’uniforme energia termica stava agonizzando. Com’è strano e maledettamente spaventoso, pensò. Si levò in piedi, fece un passo in direzione della porta. Morì così, in piedi.”  Concludiamo con un’efficace citazione da VALIS (1978) “Horselover Fat proseguì nella sua lunga, insidiosa discesa nel dolore e nella malattia, in quel tipo di caos che gli astrofisici dicono attenda l’intero universo. Fat era avanti al suo tempo, avanti all’universo. Alla fine si dimenticò quale evento avesse dato inizio alla discesa nell’entropia; Dio, misericordiosamente, ci nasconde il passato, oltre al futuro.”

Nessun commento:

Posta un commento