giovedì 3 dicembre 2015

Destino



“Abolire il tempo, tutte le tecniche delle varie religioni misteriche che si sono succedute nel tempo, dai misteri eleusini ai Rosacroce, avevano questo scopo. E non essere più soggetti al tempo voleva dire per l’iniziato liberarsi dal determinismo astrale, che equivale più o meno al fato” VALIS (1978). Anche per la religione cristiana in principio era stato così: “il cristianesimo, come religione misterica, era sorto come mezzo per abolire la tirannide del fato, e poi lo aveva reintrodotto sotto forma di predestinazione; anzi, di doppia predestinazione: qualcuno è predestinato all’inferno, qualcun altro al paradiso. La dottrina di Calvino.” LA TRASMIGRAZIONE DI TIMOTHY ARCHER (1981). Liberarsi dal fato, e se questo non è possibile allora prepararsi al modo migliore per non esserne completamente dominati. “Non posso controllare il fato, ma posso controllare le mie reazioni nel fronteggiarlo.” LA CONQUISTA DI GANIMEDE (1964-6). Anche un alieno, un gasteropode multipede, può dare un buon consiglio al terrestre Joe Fernwright in GUARITORE GALATTICO (1967): “Sii creativo. Lavora contro il fato. Prova.” E questo è anche il consiglio che l’I Ching sembrano dare in LA SVASTICA SUL SOLE (1961): “Il muro cade nel fossato. Adesso non adoperare eserciti. Annuncia i tuoi comandi nella tua città. La perseveranza porta umiliazione. (…) Lavorare, cercare a modo mio fino alla fine, vivere meglio che posso, e più attivamente che posso, finché il muro non cadrà nel fossato per tutti noi, per tutto il genere umano. È questo che mi sta dicendo l’oracolo. Prima o poi il destino ci colpirà comunque, ma intanto ho il mio lavoro; devo usare la mia mente, le mie mani.”

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