“Abolire
il tempo, tutte le tecniche delle varie religioni misteriche che si sono
succedute nel tempo, dai misteri eleusini ai Rosacroce, avevano questo scopo. E
non essere più soggetti al tempo voleva dire per l’iniziato liberarsi dal
determinismo astrale, che equivale più o meno al fato” VALIS (1978).
Anche per la religione cristiana in principio era stato così: “il cristianesimo, come religione misterica,
era sorto come mezzo per abolire la tirannide del fato, e poi lo aveva
reintrodotto sotto forma di predestinazione; anzi, di doppia predestinazione:
qualcuno è predestinato all’inferno, qualcun altro al paradiso. La dottrina di
Calvino.” LA TRASMIGRAZIONE DI
TIMOTHY ARCHER (1981). Liberarsi dal fato, e se questo non è possibile
allora prepararsi al modo migliore per non esserne completamente dominati. “Non posso controllare il fato, ma posso
controllare le mie reazioni nel fronteggiarlo.” LA CONQUISTA DI GANIMEDE (1964-6). Anche un alieno, un gasteropode
multipede, può dare un buon consiglio al terrestre Joe Fernwright in GUARITORE GALATTICO (1967): “Sii creativo. Lavora contro il fato.
Prova.” E questo è anche il consiglio che l’I Ching sembrano dare in LA SVASTICA SUL SOLE (1961): “Il muro cade nel fossato. Adesso non
adoperare eserciti. Annuncia i tuoi comandi nella tua città. La perseveranza
porta umiliazione. (…) Lavorare, cercare a modo mio fino alla fine, vivere
meglio che posso, e più attivamente che posso, finché il muro non cadrà nel
fossato per tutti noi, per tutto il genere umano. È questo che mi sta dicendo
l’oracolo. Prima o poi il destino ci colpirà comunque, ma intanto ho il mio
lavoro; devo usare la mia mente, le mie mani.”
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