Nel racconto DIFFIDATE DELLE IMITAZIONI (1956) gli
umani sopravvissuti al disastro atomico hanno perso completamente le capacità e
i saperi della civiltà moderna. Ora sopravvivono grazie a degli esseri extraterrestri,
i Biltong, provenienti dal sistema del Centauro, che “attratti dai bagliori delle bombe H, (…) avevano trovato gli avanzi
della razza umana che strisciavano pietosamente in mezzo alla cenere
radioattiva, cercando di salvare quanto potevano della loro civiltà distrutta.”
I biltong, essendo in grado di riprodurre qualunque cosa di cui si possedesse
ancora un originale, avevano rappresentato per alcune centinaia di anni l’unica
possibilità di sopravvivenza per la razza umana. Ora però, invecchiati, erano
diventati sterili e non più in grado di svolgere la loro funzione. Qualcosa di
molto simile lo troviamo anche in LABIRINTO
DI MORTE (1968), la Tinca è un organismo capace di ristampare: “_Alcuni, quelli più deboli, non fanno
nulla. Stanno adagiati qua e là in certe zone, non si muovono. Quelli meno
deboli, invece, ristampano._ _Ristampano?_ _Duplicano le cose che gli portiamo.
Cose piccole, tipo orologi da polso, tazzine, rasoi elettrici.”.
Nessun commento:
Posta un commento